HALIDE EDIB

Istanbul,

  11 giugno 1884

// Istanbul,

 9 gennaio 1964

Halide Edib Adivar (turco ottomano: خالده اديب [ha:liˈde eˈdib]; Istanbul, 11 giugno 1884 – Istanbul, 9 gennaio 1964) è stata una scrittrice e oratrice turca, attivista femminista e figura di spicco del movimento nazionalista turco.
Le opere di Halide Edib trattano temi forti come il ruolo della donna nella società, la lotta per l’indipendenza nazionale, il rapporto fra Oriente e Occidente. Halide Edib è stata una grande nazionalista turca e molte sue opere sottolineano l’importanza delle donne e della loro lotta per l’indipendenza del loro paese. Nei suoi romanzi, i personaggi principali sono in genere donne combattenti, dotate di un forte carattere, che difendono con passione la loro causa. L’autrice è stata a volte criticata per aver non aver sviluppato con altrettanta intensità i personaggi maschili, che risulterebbero sbiaditi e dotati di scarsa determinazione.

È ricordata anche per avere articolato attraverso i suoi romanzi una visione nuova dell’identità femminile, proponendo uno stile di vita attivo e indipendente, in contrasto con la tradizione ottomana sostenitrice della segregazione dei sessi e dell’esclusione delle donne dall’istruzione e da ogni forma di partecipazione alla vita politica. Gli ideali femministi di Halide Edib che traspaiono nel suo libro Ateşten gömlek (1923) includono l’istruzione, la libertà di abbigliamento, il matrimonio monogamico e il patriottismo.

Uno dei segnali della trasformazione culturale che avrebbe investito la Repubblica turca, appare visibile anche nella tipologia dell’abbigliamento indossato dai personaggi delle sue opere: essi vestono abiti moderni, non più turbanti o fez; alcune donne cominciano a togliersi il velo.