EMILY DAVISON

Londra,

 11 ottobre 1872

// Epsom,

 8 giugno 1913

Emily Wilding Davison (Londra, 11 ottobre 1872 – 8 giugno 1913) è stata un’attivista inglese. Impegnata nella lotta per la conquista del diritto di voto per le donne, durante una manifestazione di protesta venne colpita dal cavallo di re Giorgio V al Derby di Epsom il 4 giugno 1913, e morì quattro giorni dopo.
Emily Davison nacque a Blackheath, Londra, in una famiglia abbastanza numerosa. Ebbe due sorelle, un fratello e molti fratellastri, nati dal primo matrimonio del padre. Suo padre Charles Davison sposò sua madre Margaret Caisley quando lui aveva 45 anni e lei 19.

A scuola, dove dimostrò anche doti di attrice, si dedicò con passione agli studi, arrivando sino alla formazione universitaria, presso il Royal Holloway College di Londra. Venne tuttavia costretta ad abbandonare il college perché la madre, che era rimasta vedova, non poteva più pagare le spese necessarie. Divenne quindi una insegnante di scuola, a Edgbaston e a Worthing.

La somma che riuscì a risparmiare col suo lavoro le permise di iscriversi al St Hugh’s College di Oxford per studiare Lingua e Letteratura Inglese, ottenendo i risultati migliori all’esame finale del suo corso, anche se alle donne, in quel momento, non era ancora consentito di conseguire la laurea in quella università. In seguito, nel 1906, ottenne l’incarico da istitutrice presso una famiglia nel Berkshire.
Emily, sempre nell’anno 1906, si iscrisse all’Unione Sociale e Politica delle Donne (Women’s Social and Political Union – WSPU), di Emmeline Pankhurst. Venne arrestata e incarcerata per vari reati, tra i quali un violento attacco contro un uomo che scambiò per il Cancelliere dello Scacchiere, David Lloyd George. Nel carcere di Strangeways iniziò lo sciopero della fame e fu sottoposta ad alimentazione forzata.

La notte del 2 aprile 1911, in occasione del censimento, la Davison si nascose in un armadio del Palazzo di Westminster in modo da poter legittimamente indicare sul modulo che la sua residenza, quella notte, era stata la Camera dei Comuni. Recentemente è stata collocata una targa per commemorare questo episodio. La targa riporta questa scritta: Questo è il modesto tributo ad una grande donna che si è dedicata ad una grande causa, che non ha vissuto abbastanza per vederla realizzata, ma che ha avuto un ruolo importante nel renderla possibile. Nel 1913 sistemò una bomba nella casa di recente costruzione di Lloyd George, nel Surrey, creando grossi danni.