Angela Isadora Duncan (San Francisco, 27 maggio 1877 – Nizza, 14 settembre 1927) è stata una danzatrice statunitense, considerata una tra le più significative precorritrici della cosiddetta “danza moderna”, che contribuì ad avviare.
Le sue prime esibizioni si svolsero negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento, ma non furono molto apprezzate. Nel 1900 danzò a Londra. Fu la prima di una lunga serie di esibizioni nel continente europeo, dove ottenne l’ammirazione di molti artisti e intellettuali dell’epoca.
Fu artefice di una radicale rottura nei confronti della danza accademica: abolì nei propri spettacoli le scarpette da punta, che considerava innaturali, e gli artificiosi costumi indossati dalle ballerine del XIX secolo, preferendo indossare abiti semplici e leggeri, che ricordavano il peplo dell’antica Grecia, e danzando a piedi nudi. Scelte che si coniugavano con l’esigenza di favorire la libertà e l’espressività dei movimenti.
Le sue “danze libere” furono interpretazioni emotive, impressionistiche, di composizioni di celebri musicisti come Fryderyk Chopin, Ludwig van Beethoven, Christoph Willibald Gluck, nelle quali il suo corpo dolce ed espressivo suppliva alla povertà di mezzi tecnici.
La Duncan desiderava fortemente creare la danza del futuro ispirandosi alla plasticità dell’arte greca, basandosi sul sentimento e sulla passione dettati dalla natura e dalla forza della musica. La sua importanza nella storia della danza è grande, sia per l’interesse che seppe suscitare nelle platee di tutto il mondo, sia perché le sue idee furono rivoluzionarie per la sua epoca e costituirono per i suoi successori l’impulso per la creazione di nuove tecniche diverse da quella accademica e per una nuova concezione della danza teatrale.
Nella sua autobiografia “My life” (in italiano “La mia vita”), scrisse: ” I realised that the only dance masters I could have were Jean-Jacques Rousseau (“Emile”), Walt Whitman and Nietzsche” (trad. Mi resi conto che i soli maestri di danza che potessi avere erano il J. J. Rosseau dell’Emile, Walt Whitman e Nietzsche”).
Anche la compagnia dei Balletti Russi di Sergej Djaghilev ne fu influenzata notevolmente. Sergej Djagilev e Mikhail Fokin la videro ballare per la prima volta a Pietroburgo nel 1905 e ne rimasero molto colpiti. Per Isadora quello era un periodo di grandi successi internazionali. In seguito tornò in Russia per aprire una scuola di danza a Mosca su invito di Lenin.